Sulla Gazzetta ufficiale del 5 dicembre 2017 è stato pubblicato il decreto n. 174/2017 contenente il regolamento attuativo della misura “Resto al Sud”; 
Si tratta di un un nuovo regime di aiuto in favore di giovani imprenditori, istituito dal decreto Mezzogiorno n. 91-2017 e convertito nella legge n. 123-2017 che ha come obiettivo principale quello di incoraggiare la costituzione di nuove imprese nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

BENEFICIARI DELLA MISURA 
Le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
a) siano residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, al momento della presentazione della domanda. Qualora la residenza sia altrove, è possibile trasferirla entro sessanta giorni, dalla comunicazione dell’esito positivo dell’istruttoria oppure entro centoventi giorni se residenti all’estero;

b) non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 91/2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

I soggetti di cui sopra possono, però, presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purchè risultino già costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, nelle seguenti forme giuridiche:
a) impresa individuale;
b) società, ivi incluse le societa’ cooperative.
I soggetti risultati beneficiari delle agevolazioni devono mantenere la residenza nelle regioni di cui sopra per tutta la durata del finanziamento e non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto, a pena di decadenza del provvedimento di concessione.
I soggetti beneficiari della misura devono mantenere, per tutta la durata del finanziamento, la sede legale e operativa nelle regioni ammesse.
Le società di cui alla lettera b) possono essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici richiesti dal regolamento, a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Tali soci non possono accedere alle agevolazioni di cui al regolamento.  

LE ATTIVITA’ FINANZIATE
I progetti imprenditoriali possono riguardare la produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria o la fornitura di servizi.
Non è possibile richiedere gli aiuti per l’avvio di attività libero professionali e del commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
I progetti imprenditoriali devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione ovvero alla data di costituzione della società nel caso in cui la domanda sia presentata da persone fisiche.
La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro 24 mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui il Soggetto gestore accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente.

SETTORE D’INTERVENTO
Alimentare, Audiovisivo, Costruzioni, Cultura, Energia, Farmaceutico, ICT, Industria, media impresa, micro impresa, piccola impresa, Sanit&agrave, Servizi, Start-up, Sviluppo, Trasporti, Turismo.

TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE
I finanziamenti sono concessi fino ad un massimo di 50mila euro, o di 50mila euro per ciascun socio nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.
Per le attività imprenditoriali nel settore della pesca e dell’acquacoltura l’importo complessivo degli aiuti non può superare, per ciascuna impresa beneficiaria delle agevolazioni, 30.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, ai sensi del regolamento UE n. 717/2014.
Il finanziamento, a copertura del cento per cento delle spese ammissibili, è così articolato:
a) 35% come contributo a fondo perduto erogato dal Soggetto gestore;
b) 65% sotto forma di finanziamento bancario, concesso da istituti di credito in base alle modalità ed alle condizioni economiche definite dalla Convenzione di cui all’articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 91/2017 assistito da un contributo in conto interessi erogato dal Soggetto gestore e dalla garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI sulla base dei criteri e delle modalità previste dal decreto istitutivo della Sezione specializzata di cui all’articolo 1, comma 9, lettera b) del decreto-legge n. 91/2017.  
Il finanziamento bancario deve essere rimborsato entro otto anni dall’erogazione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento.
La garanzia prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI è rilasciata nella misura dell’80 per cento dell’importo del finanziamento bancario.  


SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese necessarie alle finalità del programma di spesa, sostenute dal soggetto beneficiario e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:
a) opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

TEMPISTICA D’INVESTIMENTO

Le domande per l’accesso alla misura dovranno essere presentate a partire dal 15 gennaio al soggetto gestore Invitalia attraverso una piattaforma dedicata, insieme ai progetti imprenditoriali. Le richieste di agevolazione,corredate dalla documentazione di cui all’articolo 5, comma 2, sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione di cui all’articolo 5 comma 1. Il Soggetto gestore termina l’istruttoria entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda.