L’utilizzo dei droni a fini ricreativi (SAPR) è in costante aumento nel nostro paese e pone dei problemi relativamente alla sicurezza ed alla protezione dei dati personali.

Il Garante per la privacy è intervenuto, recentemente, con alcuni consigli per le riprese dei droni a fini ricreativi.

Il documento del Garante richiama le disposizioni e i principi del regolamento nazionale Enac in materia di Sapr.

In particolare, evidenzia che, se si fa volare a fini ricreativi un drone munito di fotocamera in un luogo pubblico, occorre evitare di invadere gli spazi personali e l’intimità delle persone.

Tuttavia, non viene approfondita la tematica di come rendere l’informativa privacy ai soggetti ripresi e passanti di segnalazione di aree riprese nè la tematica sull’utilizzo dei dati e immagini per fini personali (art. 5 del Codice della privacy vigente che prevede che “Il trattamento di dati personali effettuato da persone fisiche per fini esclusivamente personali è soggetto all’applicazione del presente codice solo se i dati sono destinati ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. Si applicano in ogni caso le disposizioni in tema di responsabilità e di sicurezza dei dati di cui agli articoli 15 e 31”).

Il documento precisa solo che la diffusione di riprese realizzate con il drone (sul web, sui social media, in chat) può avvenire solo con il consenso dei soggetti ripresi, fatti salvi particolari usi connessi alla libera manifestazione del pensiero, come quelli a fini giornalistici.

Il Garante chiarisce che, quando è eccessivamente difficile raccogliere il consenso degli interessati, è possibile diffondere le immagini solo se i soggetti ripresi non sono riconoscibili, o perché ripresi da lontano, o perché si sono utilizzati appositi software per oscurare i loro volti.

Occorre poi evitare di riprendere e diffondere immagini che contengono dati personali come targhe di macchine, indirizzi di casa, ecc..

Il Garante evidenzia le riprese di spazi privati altrui (casa, giardino domestico) sono invece sempre da evitare, anche perché si potrebbero violare norme penali.

L’utilizzo di droni con telecamere può, infatti, causare, secondo il Garante, disagio nelle persone che potrebbero sentirsi osservati e incidere sulla loro libertà di movimento e libertà di espressione.
Il Garante indica che un’altra buona pratica da seguire sia quella di fare in modo che il pilota del drone sia sempre ben visibile, così da non suscitare sospetti o allarme nelle persone.

Il documento del Garante illustra come è possibile tutelare la propria privacy e specifica che se è possibile individuare il pilota del drone, si possono chiedere a lui informazioni su come intende utilizzare le riprese ed eventualmente negare il consenso al trattamento dei dati raccolti, specie se sono previste forme di diffusione delle immagini.

Nel caso si ritenesse di essere stati vittime di violazioni della propria privacy, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali o, in alternativa, all’Autorità giudiziaria.